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GUARITA DAL CANCRO CON IL SUCCO DI CAROTA

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Mi sono recentemente imbattuto in questa storia , che penso possa essere interessare ed  ho deciso di riportarla .

La protagonista si chiama Ann Cameron , una donna di  69 anni , alla quale  è stato diagnosticato un cancro al colon .

Appena scoperta la malattia ,la donna si è  immediatamente  sottoposta ad un intervento chirurgico per rimuovere il tumore , che stava pericolosamente ed inesorabilmente avanzando .

 L'intervento è stato difficile , anche perchè Ann soffriva di anemia : durante l'operazione si sono verificate delle complicazioni s sono tate necessarie  delle trasfusioni , che le hanno permesso di innalzare i  livelli di emoglobina.

Il chirurgo e l'oncologo che l'avevano in cura , le hanno  proposto di sottoporsi a chemioterapia dopo l'intervento, per debellare definitivamente le cellule tumorali in circolo , avvertendola però che , perl tipo di tumore che l'ha colpita  , la cura  non sarebbe sicuramente stata efficace al 100 % .

Ann  accettò ugualmente , seguendo il consiglio del medico, in fondo non aveva nulla da perdere ed era ben consapevole degli effetti collaterali che questo tipo di cura comporta .

Il primo ciclo di chemioterapia venne  ritardatato  , perchè la ferita causata dall'operazione si era infettata e doveva essere ripulita : mai ritardo fu più provvidenziale. Durante questo lasso di tempo , Ann iniziò a documentarsi maggiormente sui possibili effetti collaterali a cui sarebbe andata incontro sottoponendosi a chemioterapia : questa cura può causare  anemia, patologia di cui già Ann è afflitta , e neuropatia periferica , ovvero infiammazzione di mani e piedi , che in molti casi continuano ad essere infiammati anche anni dopo la fine della chemioterapia .

Ann non poteva sopportare l'idea di essere di nuovo anemica., e lei  è una scrittrice , che si guadagna da vivere digitando : non avrebbe potuto  scrivere con le mani infiammate e doloranti .






 Preso atto della situazione , Ann decise coraggiosamente di non  iniziare il ciclo di chemioterapia  .
 Questo rifiuto non fu una resa alla malattia , ma al contrario Ann proseguì nelle sue ricerche , nella speranza di trovare una possibile cura : in modo particolare la sua attenzione si concentrò sulla ricerca di sostanze naturali che avrebbero potuto impedire un ritorno del cancro .
La Boswellia , una pianta diffusa in zone a clima caldo sembrava soddisfare inizialmente le richieste dii Ann , .
successivamente scoprì che anche la barbabietola , poteva fare al caso suo .
La ferita addominale era ormai chiusa e Ann si sentiva bene , ma dopo il controllo di routine effettuato  6 mesi dopo l'operazione  , ecco una terribile notizia :  il cancro si era metastatizzato.
 I  tumori adesso erano addirittura 2 , situati tra i polmoni , ognuno di circa 2,5 cm di lunghezza ,e come se non bastasse furono  scoperti diversi nuovi punti cancerosi .
 L'oncologo concluse che  il cancro si era già metastatizzato subito dopo l'oprazione , ma che la metastasi era troppo piccolo per essere rilevabile in quel momento .


Potete immaginare come si potesse sentire e cosa potesse provava Ann in quel periodo : triste ,demotivata e devastata dalla notizia : come darle torto ? Il cancro cresceva rapidamente e l'oncologo confermò che il tumore era molto aggressivo ed incurabile .

  La. chemio, anche , se non l'avrebbe guarita, avrebbe potuto ritardare l'inizio dei sintomi di qualche mese , dandole una aspettativa di vita di 2 anni . Facendo due conti , Ann pensò che , sottoponendosi a chemioterapia , si sarebbe "ammalata " comunque degli effetti collaterali della cura stessa , e decise di aspettare altri 6 mesi prima di  sottoporsi al primo ciclo farmacologico : pensò che la chemio potesse causarle più sofferenza  del  male stesso .


Nonostante tutto , la gran voglia di vievere di Ann , la spinse a riprendere le sue ricerche , nella speranza di trovare nuove e possibili soluzioni , e questa volta ecco che trovò una  pubblicazione di Ralph Cole , su come aveva guarito il suo cancro , bevendo il succo di 5 chili di carote al giorno. Sul post era presente il suo numero di telefono . Ann lo contattò senza esitare e questa fu una scelta determinante  .
Al telefono Ralph , come prima impressione , le sembrò una persona molto equilibrata , senza nessun secondo fine, non interessato a nessun profitto, non le chiese soldi o promise cure miracolose a pagamento . Ralph le illustrò il suo metodo e fu convincente tanto Ann si comprò immediatamente uno spremiagrumi , iniziando così  la sua produzione di succo carota : con 5 kg si ottenevano circa 5 tazze .
Proseguì in questo modo  per ogni giorno , con una forza di volontà e perseveranza ammirevoli  , ma  dopo 3 mesi , era giunto il momento di  sottoporsi ad una nuova TAC .
 Sorprendentemente, il cancro non era cresciuto : non c'erano nuove macchie , ed i due tumori sembravano essere leggermente più piccoli .

Il risultato ottenuto era decisamente incoraggiante  , Ann continuò con la sua cura e le sue carote rigorosamente fresche , alle quali aggiunse anche un broccolo  e curcuma .

I tempo passava , trascorsero altr 3 mese e  .... ecco una nuova TAC : questa dimostrò che non vi era nessun nuovo cancro, e che i due tumori erano leggermente più piccoli di quanto non fossero nell'ultima TAC, risultato inspiegabile .

  L'oncologo , che prima le suggeriva continuamente di sottoporsi a chemioterapia , iniziò a sostenerla in questa sua battaglia tutta fatta di ingredienti naturali .

 Ralph , con il quale era sempre in contatto , le consigliò anche di eliminare lo zucchero dalla sua dieta e di ridurre il consumo di  carne : consigli però non seguiti  : sembrava che solo le carote la stessero aiutando in quel momento , si sentiva bene e la crescita del cancro si era arrestata .

Controllo dopo la controllo , la massa tumorale regrediva ed in un lasso di tempo di pochi anni , il tumore svanì : le carote la portarono alla guarigione .

Il risultato ottenuto da questa perseverante donna Americana  è stato sorprendente , ma in soggetti dove il tumore è già in uno stadio molto avanzato , anche la cura con il succo di carota sarebbe  inutile . Che questa possa essere un nuovo inizio per una eventuale cura futura ? Si stanno studiando glli effetti della vitamina C sulle cellule tumorali , e noi siamo in attesa di risposte , si spera positive .

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