CHE COSA E' LA VITAMINA E ?
La vitamina E è un composto che si trova naturalmente in alcuni alimenti, ed è anche disponibile sottoforma di integratore alimentare.
La vitamina E fa parte di un gruppo di composti liposolubili , ed in natura è presente in otto diverse forme chimiche , ma l'unica utile per soddisfare le esigenze dell' uomo,è il Toceferolo .
La vitamina E viene assimilata dall'intestino , per poi essere trasportata tramite il sangue , al fegato , sotto forma di toceferolo : qui ne viene immagazzinata una grande quantità .
Il fegato è in grado di metabolizzare il toceferolo , mentre espelle le altre forme di vitamina E .
La vitamina E ha innumerevoli proprietà , pensiamo alla sua potente azione antiossidante , all'azione preventiva riguardo a possibili malattie cardiovascolari ,è importante per la produzione di energia , esercita una funzione antitumorale , è importante per la salute dei nostri occhi ed aiuta a combattere il declino cognitivo .
A COSA SERVE ?
Tra le innumerevoli azioni benefiche esercitate dalla vitamina E troviamo :
La vitamina E potrebbe aiutare a prevenire o ritardare la comparsa di malattie cardiovascolari ,e la prova deriva da diversi studi : è stato scoperto che la vitamina E inibisce l'ossidazione delle lipoproteine a bassa densità , che sono le responsabili dell'aterosclerosi .
La vitamina E aiuta a prevenire la formazione di coaguli di sangue , che potrebbero portare ad un attacco di cuore , o tromboembolismo venoso .
Altri studi , hanno associato una minore incidenza di malattie cardiache , con una maggiore assunzione di vitamina E, in particolare uno studio che ha coinvolto circa 90.000 persone , ha evidenziato che la presenza di malattie cardiache , è stata del 30% al 40% inferiore nei soggetti che presentavano più alti livelli di vitamina E.
AZIONE ANTI-CANCRO
Le sostanze antiossidanti come la vitamina E , proteggono i costituenti cellulari dagli effetti dannosi dei radicali liberi ,che, se non controllati, potrebbero contribuire allo sviluppo del cancro .
La vitamina E potrebbe anche bloccare la formazione delle nitrosamine, sostanze cancerogene formate nello stomaco dai nitriti contenuti negli alimenti .
Purtroppo, non tutti gli studi che hanno tentato di associare l'assunzione di vitamina E con l'incidenza del cancro , hanno dato riscontri positivi : è stato accertato però che la vitamina E è molto efficace nella prevenzione del tumore al colon .
Al contrario dosi massicce di vitamina E , potrebbero addirittura aumentare il rischio di sviluppare tumori alla prostata ed alla vescica .
Le sostanze antiossidanti come la vitamina E , proteggono i costituenti cellulari dagli effetti dannosi dei radicali liberi ,che, se non controllati, potrebbero contribuire allo sviluppo del cancro .
La vitamina E potrebbe anche bloccare la formazione delle nitrosamine, sostanze cancerogene formate nello stomaco dai nitriti contenuti negli alimenti .
Purtroppo, non tutti gli studi che hanno tentato di associare l'assunzione di vitamina E con l'incidenza del cancro , hanno dato riscontri positivi : è stato accertato però che la vitamina E è molto efficace nella prevenzione del tumore al colon .
Al contrario dosi massicce di vitamina E , potrebbero addirittura aumentare il rischio di sviluppare tumori alla prostata ed alla vescica .
DISTURBI ALLA VISTA
La degenerazione maculare legata all'età , e la cataratta , sono tra le più comuni cause di perdita della vista nelle persone anziane.
La vitamina E con la sua funzione antiossidante , può essere utilizzata per prevenire o trattare queste condizioni.
La degenerazione maculare legata all'età , e la cataratta , sono tra le più comuni cause di perdita della vista nelle persone anziane.
La vitamina E con la sua funzione antiossidante , può essere utilizzata per prevenire o trattare queste condizioni.
DECLINO COGNITIVO
Il cervello consuma molto ossigeno ed acidi grassi polinsaturi all'interno delle membrane cellulari neuronali.
I ricercatori ipotizzano che l'accumulo di radicali liberi nei neuroni , con il passare del tempo , contribuisce allo sviluppo di malattie neurodegenerative e cognitive, come il morbo di Alzheimer .
L'ingestione di antiossidanti come la vitamina E , potrebbe fornire una certa protezione , ipotesi che è stata supportata dai risultati di uno studio clinico effettuato su 341 pazienti affetti dalla malattia di Alzheimer ,in uno stadio di moderata gravità .
I malati sono stati assegnati in modo casuale a ricevere placebo, vitamina E ,ed un inibitore della monoamino ossidasi (selegilina) .Dopo oltre 2 anni, il trattamento con vitamina E e selegilina, separatamente o insieme, hanno ritardato significativamente il deterioramento funzionale.
Il cervello consuma molto ossigeno ed acidi grassi polinsaturi all'interno delle membrane cellulari neuronali.
I ricercatori ipotizzano che l'accumulo di radicali liberi nei neuroni , con il passare del tempo , contribuisce allo sviluppo di malattie neurodegenerative e cognitive, come il morbo di Alzheimer .
L'ingestione di antiossidanti come la vitamina E , potrebbe fornire una certa protezione , ipotesi che è stata supportata dai risultati di uno studio clinico effettuato su 341 pazienti affetti dalla malattia di Alzheimer ,in uno stadio di moderata gravità .
I malati sono stati assegnati in modo casuale a ricevere placebo, vitamina E ,ed un inibitore della monoamino ossidasi (selegilina) .Dopo oltre 2 anni, il trattamento con vitamina E e selegilina, separatamente o insieme, hanno ritardato significativamente il deterioramento funzionale.
SISTEMA IMMUNITARIO :
La vitamina E contribuisce a rafforzare il nostro sistema immunitario , riducendo in maniera consistente l'ossidazione delle cellule , in particolare delle cellule T , che sono quelle che consentono di eliminare i virus e le cellule infette .
E' stato riscontrato che , in assenza di vitamina E , le cellule T , tendono a morire : la vitamina E può sostituire un particolare enzima che consente la corretta riproduzione delle cellule , e può addirittura correggerlo nel caso in cui esso risulti difettoso .
ECCESSO O MANCANZA DI VITAMINA E
L'assunzione di vitamina E , ha un valore consigliato pari a 600 UI in una persona adulta ,valore che dipende tuutavia da svariati fattori , come ad esempio dalla quantità di grassi polinsaturi che noi assumiamo, più grassi equilvale ad una maggiore necessità di vitamina E ,dipende dal nostro metabolismo, dal nostro peso corporeo , dall'età .
Una carenza di vitamina E è un problema molto raro , ma pericoloso, e colpisce in particolare le persone affette da malattie che impediscono l'assorbimento dei grassi alimentari e nutrienti liposolubili ,come la fibrosi cistica, pancreatite e colestasi .
La colestasi provoca una diminuzione della produzione dei sali biliari prodotti nel fegato, necessari per l'assorbimento dei grassi , che, se male assimilati , causano carenza di vitamina E.
I neonati prematuri possono essere a rischio di carenza : possono già nascere con bassi livelli di vitamina E nei tessuti , perché hanno una scarsa capacità di assorbire i grassi alimentari.
La carenza di vitamina E negli esseri umani provoca atassia ,scarsa coordinazione muscolare con movimenti traballanti, la mancanza di riflessi, perdita del tatto , riduzione del campo visivo, e paralisi dei muscoli oculari: tutti disturbi legati al sistema nervoso , meno vitamina E significa nervi più danneggiati.
Un sintomo particolarmente grave di carenza di vitamina E è l'incapacità di camminare : i globuli rossi iniziano a rompersi , in quanto risultano più fragili , causando una errata formazione dell'emoglobina e un non efficace trasporto dell'ssigeno : se non arriva adeguatamente nei muscoli , può generare atrofia muscolare .Un altro sintomo di carenza di vitamina E , rilevato nei bambini affetti da fibrosi cistica , è un declino della funzione cognitiva, che si traduce in difficoltà con la lettura , ed un ritardo per quanto riguarda altre capacità intellettuali , durante gli anni della scuola elementare.
I ricercatori hanno sollecitato l'introduzione dello screening neonatale per compensare i potenziali effetti della carenza di vitamina E .
Non è nemmeno consigliato assumere troppa vitamina E , non è considerata tossica , ma può diventare pericolosa ad esempio per le persone che soffrono di pressione alta : alti dosaggi contribuiscono ad innalzare la pressione sanguigna .
Dovrebbero stare alla larga da sovradosaggi , anche le persone diabetiche .
Un altro effetto collaterali che si verifica a seguito di una supplementazione a lungo termine , è l'alterazione della coagulazione del sangue, che può aumentare la probabilità di sanguinamento e di emorraggie in alcuni individui , tanto che diversi medici raccomandano la sospensione di assunzioni massicce di vitamina E ,almeno un mese prima di un intervento chirurgico , per ridurre il rischio di emorragie .
I neonati prematuri sembrano essere particolarmente vulnerabili agli effetti negativi della supplementazione di vitamine E, che dovrebbe essere effettuata solo sotto la supervisione controllata di un medico .
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La vitamina E contribuisce a rafforzare il nostro sistema immunitario , riducendo in maniera consistente l'ossidazione delle cellule , in particolare delle cellule T , che sono quelle che consentono di eliminare i virus e le cellule infette .
E' stato riscontrato che , in assenza di vitamina E , le cellule T , tendono a morire : la vitamina E può sostituire un particolare enzima che consente la corretta riproduzione delle cellule , e può addirittura correggerlo nel caso in cui esso risulti difettoso .
DOVE SI TROVA LA VITAMINA E ?
.La vitamina E si trova in diversi alimenti , principalmente nelle verdure a foglia verde : la loro ricchezza di nutrienti ed il loro basso apporto calorico le rendono ottime per il nostro organismo.
Ogni porzione di verdure contiene circa dal 15 al 25% del fabbisogno giornaliero consigliato .
Escludendo le verdure a foglia verde, i cibi con la più alta concentrazione di vitamina E , tendono ad essere cibi molto grassi : è presente nelle noci, semi, oli estratti e pesci grassi. La quantità di vitamina E per porzione di noci o di semi può variare notevolmente, ma all'incirca se ne ricava il 10% del fabbisogno giornaliero .
Stesse percentuali ne ricaviamo da olive e avocado,frutti di mare , sardine ,gamberi , ed in forma minore la troviamo anche nel salmone e nel merluzzo .
La vitamina E si distrugge a contatto con il calore , la cottura degli alimenti sarebbe da evitare .
Si distrugge con l'esposizione al sole, e subisce processi di ossidazione se è in presenza di sali ferrosi e sostanze alcaline .
Ogni porzione di verdure contiene circa dal 15 al 25% del fabbisogno giornaliero consigliato .
Escludendo le verdure a foglia verde, i cibi con la più alta concentrazione di vitamina E , tendono ad essere cibi molto grassi : è presente nelle noci, semi, oli estratti e pesci grassi. La quantità di vitamina E per porzione di noci o di semi può variare notevolmente, ma all'incirca se ne ricava il 10% del fabbisogno giornaliero .
Stesse percentuali ne ricaviamo da olive e avocado,frutti di mare , sardine ,gamberi , ed in forma minore la troviamo anche nel salmone e nel merluzzo .
La vitamina E si distrugge a contatto con il calore , la cottura degli alimenti sarebbe da evitare .
Si distrugge con l'esposizione al sole, e subisce processi di ossidazione se è in presenza di sali ferrosi e sostanze alcaline .
ECCESSO O MANCANZA DI VITAMINA E
L'assunzione di vitamina E , ha un valore consigliato pari a 600 UI in una persona adulta ,valore che dipende tuutavia da svariati fattori , come ad esempio dalla quantità di grassi polinsaturi che noi assumiamo, più grassi equilvale ad una maggiore necessità di vitamina E ,dipende dal nostro metabolismo, dal nostro peso corporeo , dall'età .
Una carenza di vitamina E è un problema molto raro , ma pericoloso, e colpisce in particolare le persone affette da malattie che impediscono l'assorbimento dei grassi alimentari e nutrienti liposolubili ,come la fibrosi cistica, pancreatite e colestasi .
La colestasi provoca una diminuzione della produzione dei sali biliari prodotti nel fegato, necessari per l'assorbimento dei grassi , che, se male assimilati , causano carenza di vitamina E.
I neonati prematuri possono essere a rischio di carenza : possono già nascere con bassi livelli di vitamina E nei tessuti , perché hanno una scarsa capacità di assorbire i grassi alimentari.
La carenza di vitamina E negli esseri umani provoca atassia ,scarsa coordinazione muscolare con movimenti traballanti, la mancanza di riflessi, perdita del tatto , riduzione del campo visivo, e paralisi dei muscoli oculari: tutti disturbi legati al sistema nervoso , meno vitamina E significa nervi più danneggiati.
Un sintomo particolarmente grave di carenza di vitamina E è l'incapacità di camminare : i globuli rossi iniziano a rompersi , in quanto risultano più fragili , causando una errata formazione dell'emoglobina e un non efficace trasporto dell'ssigeno : se non arriva adeguatamente nei muscoli , può generare atrofia muscolare .Un altro sintomo di carenza di vitamina E , rilevato nei bambini affetti da fibrosi cistica , è un declino della funzione cognitiva, che si traduce in difficoltà con la lettura , ed un ritardo per quanto riguarda altre capacità intellettuali , durante gli anni della scuola elementare.
I ricercatori hanno sollecitato l'introduzione dello screening neonatale per compensare i potenziali effetti della carenza di vitamina E .
Non è nemmeno consigliato assumere troppa vitamina E , non è considerata tossica , ma può diventare pericolosa ad esempio per le persone che soffrono di pressione alta : alti dosaggi contribuiscono ad innalzare la pressione sanguigna .
Dovrebbero stare alla larga da sovradosaggi , anche le persone diabetiche .
Un altro effetto collaterali che si verifica a seguito di una supplementazione a lungo termine , è l'alterazione della coagulazione del sangue, che può aumentare la probabilità di sanguinamento e di emorraggie in alcuni individui , tanto che diversi medici raccomandano la sospensione di assunzioni massicce di vitamina E ,almeno un mese prima di un intervento chirurgico , per ridurre il rischio di emorragie .
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